16 Aprile 2024
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Le interviste

"Al Montecatinimurialdo ho trovato la mia dimensione ideale"

Il momento più atteso dell´anno in casa Montecatinimurialdo è finalmente arrivato. Alle ore 15,00 di oggi prenderà il via il 12° Torneo Internazionale Città di Montecatini Terme - 24° Memorial Daniele Mariotti, il torneo diventato simbolo della nostra città durante le festività pasquale. Si tratta di un evento estremamente importante per la nostra società, una manifestazione che costa mesi di preparitivi e di fatica che però sosteniamo con entusiasmo e passione per ogni edizione.

E toccherà proprio ai nostri ragazzi aprire le danze con il match inaugurale, l´attesissima sfida contro i giapponesi del G.A. Tokyo. A guidarli ci sarà il loro istruttore Fabio Gigli, da 8 anni membro inamovibile della nostra squadra.
Lo abbiamo incontrato proprio alla viglia di questo appuntamento, per parlare con lui del torneo e della sua esperienza in biancoceleste.

Da quanti anni fai parte dello staff del Montecatinimurialdo? Come ti sei avviciniato ai colori biancocelesti?

"Sono entrato a far parte di questa famiglia nel 2007. La mia carriera da istruttore è iniziata del 2005 a Borgo a Buggiano, ma dopo due anni ho sentito l´esigenza di cambiare. Da allora però non ho più avuto questa necessità: qui ho trovato la mia dimensione, sia a livello umano sia per quanto riguarda gli obiettivi da raggiungere".

Cosa ti piace di più della filosofia del Montecatinimurialdo?
"Il fatto che al centro di tutto venga messo il ragazzo, non come potenziale campione da allevare ma come persona che viene formata dai valori che insegna lo sport. E questo trova conferma nel Codice Etico realizzato dalla società e dal lavoro che stiamo portando avanti con il registro elettronico, un progetto che non ha eguali a livello provinciale".

Quanto è importante per un allenatore giovane lavorare in una società riconosciuta dalla Figc come Scuola Calcio Qualificata?

"E´ molto importante perché stimola tutti noi allenatori a dare il meglio e a migliorarci giorno dopo giorno. Va fatto un grosso lavoro di programmazione, ma gli standard di preparazione degli istruttori che ci sono in questa società, garantisce una qualità di risultati davvero molto alta. Se sento le pressioni di questo riconoscimento? Non direi, piuttosto avvertiamo tutti la responsabilità di rappresentare una società che ogni anno ha come primo obiettivo mantenere questo titolo".

Dopo tanti anni di Pulcini, quella di quest´anno per te è stata la prima stagione da allenatore degli Esordienti B. A 11-12 anni è già possibile intravedere nel ragazzo se c´è qualcosa in più a livello calcistico?

"Si vede e sono i ragazzi stessi ad accorgersene. L´obiettivo della società per questa categoria è però quello di valorizzare tutti allo stesso modo, senza lasciare in disparte quelli che sono ancora indietro. Il primo vero gradino si sente negli Esordienti A, ma in questa categoria al centro c´è sempre il gruppo".

Parliamo del Torneo: per te è la prima volta, che sensazioni hai?

"Sono carico e curioso di vedere i ragazzi all´opera contro squadre che vengono da altri paesi e società importanti che hanno fini associativi molto diversi dai nostri. E´ una bella opportunità per me e per questi ragazzi: per noi sarà un momento di svago e di divertimento ma daremo il 100% in ogni partita"

Quest´anno sono cambiate un po´ di cose: ci sono 30 squadre ma la nuova formula dà la possibilità anche a chi arriva secondo di arrivare tra le prime 16. Dando per scontanto che nel girone del Montecatinimurialdo sarà il Milan a qualificarsi per primo, credi che i ragazzi se la possano giocare contro i giapponesi del G.A. Tokyo per la seconda piazza?

"Di questa squadra non abbiamo nessuna informazione, per cui mi virne difficile fare un pronostico. Posso dire solamente che questa partita diventa subito la nostra finale. Sabato affonteremo il Milan, per cui se vogliamo avere la possibilità di arrivare tra le prime 16 dovremo fare risultato nella gara d´esordio. Noi faremo il possibile per vincere, ma comunque andrà questo torneo saremo felici".

Quanto possono imparare secondo te i ragazzi a livello tecnico-tattico da un´esperienza del genere? E cosa lascia a livello umano?

"A livello tecnico si impara davvero tantissimo perché si vedono all´opera i migliori settori giovanili d´Italia: Atalanta, Empoli, Fiorentina, Milan, Inter. Si impara e si condivide con i ragazzi momenti belli e momenti più complicati. E´ un esperienza che lascia un segno a 360°, sia per i grandi che per i piccoli".

Cosa ti aspetti dai tuoi ragazzi? Come hanno affrontato questa settimana di vigilia?

"Ognuno ha reagito a suo modo: chi era molto carico e si è allenato con maggiore intensità, chi invece era un po´ teso e ha sentito un po´ di pressione. Ci sta tutto, sono ragazzi e va bene che affrontino la cosa in modo del tutto spontaneo. Spero solo che riescano a tirare fuori il massimo. E poi chissà: la palla è rotonda e questa quadra qualche risultato a sorpresa l´ha già tirato fuori. Staremo a vedere".

Tu ricopri anche il ruolo di consigliere per il comune di Montecatini Terme: quanto è importante questa manifestazione per la città? Può davvero contribuire a dare uno slancio significativo al turismo?

"Credo che questa manifestazione rispetti pienamente gli obiettivi che ci stiamo prefiggendo come amministrazione, rendere cioè Montecatini una città per famiglie che faccia del turismo sportivo il suo cavallo di battaglia. Lo dimostrano eventi come i mondiali di ciclismo, la Gran Fondo di Mtb e il Mondiale di MaxiBasketball che stiamo preparando per il 2017. In questo senso il Memorial Mariotti è lo spot ideale per i nostri programmi".

Fabio Gigli ha ancora un sogno calcistico da realizzare?

"Alla situazione attuale il Montecatinimurialdo rappresenta la mia dimensione ideale. Il ruolo che ricopro in questa società calza a pennello con le mie necessità, con un impegno maggiore dovrei stavolgere la mia vita al di fuori del calcio. Ma a parte questo condivido in tutto e per tutto la filosofia della dirigenza e non mi vedrei da nessun altra parte. Come allenatore mi piacerebbe allenare i Giovanissimi, ma per quello c´è ancora tempo".

scritto da Carlo Alberto Pazienza

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