29 Marzo 2024
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Davide Martinelli, un campione d´Italia made in Montecatinimurialdo


E' arrivata a giugno inoltrato l'ultima soddisfazione in casa Montecatinimurialdo. Non si tratta però di un torneo vinto o dell'ennesimo provino per un club professionistico, bensì di un tricolore stampato sul petto di ex tesserato biancocelste. Stiamo parlando di Davide Martinelli, giovane talento nato e cresciuto nella scuola calcio termale, fresco campione d'Italia con gli Allievi Nazionali Lega Pro del Prato. Un successo arrivato dopo la vittoria in finale per 2-0 sulla Carrarese di due settimane fa, che il difensore classe '97 ci racconta così: "Eravamo molto fiduciosi visto che il campionato l'avevamo dominato dando 15 punti di distanza proprio alla Carrarese. Dopo aver sofferto nei sedicesimi contro l'Alessandria, siamo arrivati alle final eight di Chianciano dove in semifinale abbiamo trovato l'Ascoli, la favorita del torneo. Abbiamo vinto 2-0 e in finale abbiamo battuto anche la Carrarese con lo stesso risultato. Quando l'arbitro ha fischiato ho provato una emozione indescrivibile, il coronamento di una lunga e faticosa annata che però ci ha portato al risultato più grande: vincere lo Scudetto". Figlio dell'allenatore Giovanni Martinelli, tesserato con i colori biancocelesti, Davide ha fatto tutta la trafila della scuola calcio con il Montecatinimurialdo fino all'età di 13 anni, per poi passare alla Lucchese. Dopo due stagioni con i rossoneri, ha appena chiuso il suo terzo anno con i lanieri fregiandosi del titolo di Campione d'Italia. Un traguardo raggiunto anche grazie alla lunga esperienza con il Montecatinimurialdo: "Devo molto ai colori biancocelesti. Negli anni passati al Murialdo ho appreso i fondamentali e sviluppato le qualità che mi hanno permesso di fare il salto nel calcio professionistico. In queste grandi società gli allenatori chiedono e il massimo e c'è maggiore competizione tra i ragazzi, ma se sono arrivato preparato il merito è anche del Montecatinimurialdo". Ad appena 17 anni Davide ha tutta una carriera davanti, e come i giovani della sua età sogna un futuro radioso: "Il mio sogno è sempre stato quello di diventare calciatore, magari arrivando a giocare e vincere un mondiale. Al momento però penso al presente e a migliorare ancora. Il futuro? Se non dovesse chiamarmi qualche Primavera rimarrò volentieri al Prato a fare la Berretti per cercare di andare avanti il più possibile e, perchè no, vincere un altro lo Scudetto".

Fonte: Carlo Alberto Pazienza

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